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Trent’anni di intensa attività giocata tra concerti, sale di incisione e …trattorie, se non altro costituiscono un’esperienza difficilmente paragonabile, e difficilmente ripetibile.
Il risultato è oggi una band capace di parlare a pubblici diversi utilizzando linguaggi veramente rock, ma anche suoni e canzoni in grado di arrivare all’ascoltatore meno di parte.
Un repertorio caldo e molto americano, pieno di ballate e riff che parlano direttamente alla pancia degli amanti di questa musica. Ma anche classici, anche italiani, in grado di divertire anche un pubblico meno iniziato, sempre però suonati con energia e calore alla maniera di una vera road band.
Uno set quindi molto caldo ma davvero per tutti, secondo l’insegnamento di maestri quali John Fogerty dei Creedence, Bruce Spingsteen, Neil Young, i quali pur non rinunciando all’imprinting rock sono capaci di parlare ad un pubblico vastissimo e diverso per età, gusti, estrazione.
Alcuni esempi:
Honky tonk woman (R.S.)
Alabama (N. Young)
Have you ever seen the rain (CCR)
Come togheter (Beatles)
Wild night (Van Morrison)
Eppur mi sono scordato di te (Battisti)
In mezzo pezzi originali in italiano provenienti dai lavori discografici della band, compreso quello attualmente in lavorazione: vere e proprie canzoni, ma arrangiate e suonate come fossero hit del rock targato USA.
I suoni sono davvero vintage e curatissimi, con le due chitarre in primissimo piano e la ritmica decisa ma elegante.
Se la Rock Train band fosse un film, sarebbe un tre stelle per tutta la famiglia…o al massimo, a volte, vietato ai minori di 12 anni non accompagnati (perché un po’ di pepe, accidenti se c’è….).
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